Fascino del palcoscenico

La sceneggiatura del film, scritta da Augustus Goetz, Ruth Goetz, è tratta dal testo teatrale "Morning glory" di Zoe Akins. Il film segna il debutto cinematografico di Christopher Plummer, fino ad allora acclamato attore shakespeariano a Broadway.

Eva Lovelance, giovane provinciale, è convinta di possedere notevoli attitudini per l'arte drammatica: ella si reca quindi a New York col proposito di fare ogni sforzo per giungere al successo. Mentre è in cerca di una parte qualsiasi, tanto per cominciare, Eva fa la conoscenza di Lewis Easton, noto produttore, ch'ella da un pezzo ammirava senza conoscerlo. I suoi primi contatti col mondo del teatro non danno i frutti desiderati; ma Eva consegue ugualmente un notevole successo personale. Con la sua fresca ed appassionata ingenuità, durante una festa in casa di Easton, la ragazza, eccitata dallo champagne e dall'ambiente, recita splendidamente un monologo shakespeariano.

Easton s'innamora di lei, ma non vuole cedere al nuovo sentimento che germoglia nel suo cuore, essendo troppo legato al suo mestiere e alla vita intensa che conduce. Eva, che è innamorata di Easton, resta delusa e decide di continuare per suo conto l'ardua scalata: per guadagnarsi da vivere lavora in un modesto locale del villaggio degli artisti. Di Eva è timidamente innamorato lo scrittore Joe Sheridan, amico di Easton.

Sheridan sta allestendo la rappresentazione della sua prima commedia: la parte della protagonista è affidata ad una nota stella di Broadway, Rita Vernon. Ora accade che alla vigilia della rappresentazione la Vernon, per una ripicca, pianta in asso le prove. Sheridan consiglia Easton di giocare tutto per tutto, affidando la parte ad Eva. Superato il panico dei primi angosciosi momenti, Eva recita magnificamente conseguendo un trionfo. I suoi sogni di gloria si stanno avverando: ella decide di dedicare la propria vita al teatro, rinunciando all'amore.