Il Gladiatore

Gladiator

Il Gladiatore
  • Genere: Storico
  • Durata: 155 min
  • Paese: USA
  • Distribuzione: UIP
  • Produzione: Universal Pictures, DreamWorks SKG
  • Data Uscita: 19 Mag 2000
  • Regista: Ridley Scott
  • Cast: Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Richard Harris, Connie Nielsen, David Hemmings, Oliver Reed, David Schofield, Tomas Arana, Spencer Treat Clark, Tommy Flanagan, Derek Jacobi, Giorgio Cantarini, Giannina Facio, John Shrapnel, Sven-Ole Thorsen, Djimon Hounsou, Ralf Moeller, Nicholas McGaughey, Chris Kell, John Quinn
  • Musiche: Hans Zimmer, Lisa Gerrard
  • Fotografia: John Mathieson

Sceneggiato da William Nicholson, John Logan e David Franzoni è la storia del generale Massimo Decimo Meridio che, condannato a morte da Commodo, finisce con il diventare il gladiatore più famoso di tutta Roma.

TRAMA: È il 180 dopo Cristo. L'imperatore romano Marco Aurelio è malato e prossimo alla fine. Al momento di nominare il proprio successore, però, non sceglie il figlio Commodo, malvagio e inadatto, ma il valente generale Massimo Decimo Meridio, uomo fidato e condottiero coraggioso. Commodo, geloso, non ci sta: soffoca il padre e ordina l'uccisione di Massimo e della sua famiglia. Sfuggito per poco, il generale viene ridotto in schiavitù e allenato come un gladiatore per soddisfare il sadico piacere del popolo.

Presto, la sua fama cresce al punto da riportarlo a Roma, dov'è determinato a vendicare la moglie e il figlio e a riportare in auge la dignità e la Repubblica. L'inaugurazione del nuovo millennio è salutata da Ridley Scott con la riscoperta di un genere che sembrava sepolto o, se non altro, addormentato da più di trent'anni: il kolossal ispirato a Roma antica, rivisto in chiave computerizzata e fortemente patetica, nel senso etimologico del termine. Lo sguardo sul passato non esime il regista da una riflessione più contemporanea che mai sullo spettacolo come fine e insieme come mezzo.

L'arena, teatro di un gioco sanguinolento, è il centro della scena, e in essa la performance è tutto e l'unica vittoria possibile è una vittoria mediatica. Il protagonista non è più in tempo per il salvataggio in extremis dei suoi affetti: è già un eroe tragico, qualcuno che non ha nulla da perdere, ma combatte oltre le umane forze per una ragione ideale, per strappare al buio il mondo in cui è cresciuto e in cui crede e gettare nuova luce sul futuro, quello che arriva fino a noi.

Il film ha ottenuto 12 candidature e vinto 5 Premi Oscar, 5 candidature e vinto 2 Golden Globes.

Una curiosità del film: Oliver Reed (Proximo) morì tre settimane prima della fine delle riprese. Siccome era considerato un personaggio chiave, il suo contratto prevedeva una clausola secondo cui, in caso di decesso, un altro attore avrebbe potuto subentrargli e girare tutte le sue scene a spese della compagnia di assicurazione. Ridley Scott però rifiutò questa possibilità e decise di mantenere tutte le scene già girate da Reed: una riscrittura del copione, una controfigura e un po’ di computer grafica permisero una soluzione soddisfacente al problema creatosi.
 

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